Prestito di consolidamento debiti di 3.000 euro con APE Sociale. Perché viene rifiutato?

I limiti imposti con la conversione in legge del Decreto Aiuti Bis può aver influito sul rifiuto ad erogare. Entriamo nel dettaglio e cerchiamo una soluzione.
Domanda:

prestito con ape social rifiutato, capiamo i motivi
Vorrei un prestito di 3000 per consolidare un fido di 2000 con la mia banca.
E con il resto mobilio vario.ho pensione ape sociale di 1100 e pago 100 di affitto.
Ma non viene accolta la mia richiesta.
Perché?

(Domanda inserita il 12-11-2023 sulla pagina: APE Social e prestito di 3.000 euro, servirà un garante?)


Risposta:
Gentile Utente,
a nostro parere le finanziarie, recependo quanto previsto con il decreti Aiuti Bis e la sua conversione in legge, stanno iniziando ad essere più restie ad erogare prestiti nei confronti di chi percepisce l'anticipo pensionistico.
Il decreto in questione prevede un innalzamento del limite di non pignorabilità delle pensioni e dei trattamenti economici ad esse assimilabili a 1.000 euro.
In precedenza tale limite era invece corrispondente all'importo della pensione sociale.
Per dirla semplice, se un pensionato o colui che è in APE sociale come Lei, non onora un debito omettendo di pagare le rate si potrà agire con un pignoramento sulla pensione solo di un importo tale che il reddito residuo netto sia pari ad almeno 1.000 euro, mentre in passato era intorno ai 500 euro, appunto l'importo della pensione sociale che accennavamo prima.

Un prestito di 3.000 euro, restituito in un periodo tra i ventiquattro e i trentasei mesi, che è una durata statisticamente diffusa per questo tipo di importo, presenterà una rata di circa 100 euro.
In termini strettamente artimetici Lei potrebbe sostenere questo prestito, perché se non pagasse le rate e si arrivasse fino ad un pignoramento, ci sarebbe il margine per effettuarlo sulla differenza tra il reddito, 1.100 euro e la quota minima che deve rimanerLe, 1.000 euro.
E' altresì evidente che il margine di manovra è piuttosto stretto, c'è la presenza dell'esborso per l'affitto, c'è per la finanziaria un rapporto tra il guadagno tutto sommato modesto e il rischio da sostenere non ben proporzionato.

In passato non neghiamo di aver visto passare prestiti in queste condizioni, sia dal punto di vista dei numeri, 3.000 euro, che dal punto di vista del tipo di reddito, APE Sociale.
Due sono le cose:
  • O come accennavamo in apertura di risposta le finanziarie dopo un periodo iniziale in cui non hanno prestato particolare attenzione al limite di non pignorabilità hanno iniziato invece a considerarlo con maggior solerzia.
  • Oppure è Lei che, casualmente, ne ha incontrata una con un atteggiamento "pignolo" che ha quindi deciso di negare l'erogazione.
A nostro modo di vedere ancora due sono gli scenari che si aprono:
  • O si continua a provare la richiesta del finanziamento presso altre banche e finanziarie nella speranza di risolvere, arrivando quindi a percepire i 3.000 euro desiderati.
  • Oppure Lei si dota di un garante, con reddito pari almeno d 700 - 800 euro che possa sostenerLa in fase di richiesta.
Molto probabilmente i due punti ora evidenziati arriveranno a sovrapporsi perché è assai probabile che troverà una finanziaria disposta ad erogare ma che al contempo Le chiederà di presentare un garante.

Saluti.
La redazione
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Si    No
Pubblicato da: Andrea De Magistris - Aggiornato il 12-11-2023

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