Prestito di 2.000 euro negato per ritardi di pagamento delle rate di finanziamenti precedenti? Qualcosa non torna...

Io ho richiesto, un mese fa, un mini prestito di due mila euro per estinguere il prestito fatto a maggio del 2022 e il resto mi sarebbe servito per il dentista e altre spese, ma mi è stato rifiutato (la motivazione di aver pagato in ritardo due rate negli ultimi tre anni di qualcosa che avevo acquistato) questo è quello che mi è stato riferito dal consulente delle poste italiane. Ma se fosse questo il motivo, quando ho richiesto il precedente miniprestito di 2000 euro avrebbero dovuto rifiutarlo comunque. Potete chiarirmi questa cosa?
Grazie mille e buona giornata.

Gentile Utente,
il Suo ragionamento è corretto e inattaccabile, almeno formalmente:
se i ritardi di pagamento sono antecedenti già al primo prestito per quale motivo non originarono alcuna problematica al momento dell'erogazione?
Per cercare di capire cosa è successo va fugato un dubbio:
Lei deve avere la certezza che i ritardi nei pagamenti delle rate siano avvenuti in epoca antecedente all'effettiva erogazione del prestito del maggio 2022.
C'è questa certezza?
Ha controllato effettivamente che la sequenza degli eventi sia corretta?
Se così ha fatto possiamo procedere con la risposta, altrimenti faccia questo controllo che potrebbe risolvere il Suo quesito.

Appurato che il ritardo sia avvenuto effettivamente prima del maggio 2022 l'altro controllo da effettuare sarebbe quello della Crif.
Questo controllo è teso ad accertare che non ci sia stata una registrazione tardiva ed errata dei ritardi di pagamento che possa aver generato un equivoco.
In sostanza Lei potrebbe aver avuto il problema dei pagamenti nei primi mesi del 2022 e la registrazione potrebbe essere stata fatta magari a Luglio dello stesso anno.

Passiamo ora invece a capire cosa è successo in sede di erogazione del primo prestito dal punto di vista dell'istruttoria.
Potrebbero essersi verificate due evenienze:

• Non è stata per qualche motivo rilevata la posizione negativa in Crif.
• E' stata rilevata ma giudicata insignificante.

Il primo caso risponde al mero errore materiale, ossia chi ha gestito la Sua pratica ha semplicemente sbagliato, non accorgendosi del problema pregresso.
Il secondo punto invece va letto considerando la discrezionalità che la finanziaria ha di fronte al cliente:
potrebbe essere successo che i Suoi ritardi siano stati considerati di poco conto e che per altri fattori (buon reddito, conto corrente postale in positivo o altri) si sia deciso di erogare "sulla fiducia".
Ecco che, nel momento in cui Lei brevemente, ossia circa un anno dopo, ha già fatto richiesto di un ulteriore finanziamento potrebbe aver fatto generare alla finanziaria la domanda che, in termini non tecnici ed estremamente banalizzati, sarebbe questa:
"...abbiamo erogato un prestito nonostante il problema dei ritardi chiudendo quindi un occhio, ora a metà rimborso ne sta chiedendo un altro, sarà il caso di continuare ad andare così sulla fiducia??..."
E la risposta sia stata, sfortunatamente, no.

Queste sono le nostre ipotesi relative a quanto accaduto.
Non ci viene in mente nessun altro elemento da andare ad analizzare per meglio comprendere l'accaduto.
Non escluda il fatto di chiedere direttamente alla finanziaria il perché di questo comportamento:
sebbene è improbabile che Le diano spiegazioni provare comunque a domandare non ha assolutamente alcuna controindicazione.

Saluti.
La redazione

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Pubblicato da: Andrea De Magistris - Aggiornato il 07-08-2023

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